La ginnastica Hipopressiva consiste in una serie di esercizi e posture in cui si richiede una attivazione del muscolo trasverso dell’addome.
Questo muscolo costituisce la parte più profonda dell’addome e lavora in stretta sinergia con il pavimento pelvico.
Alcuni studi dimostrarono che all’attivazione addominale ed in particolare con una contrazione corretta del muscolo trasverso, corrisponda l’attivazione dei muscoli del pavimento pelvico
Nel lavoro in sinergia tra muscoli del core e la muscolatura del pavimento pelvico sta la chiave per la stabilizzazione del tronco durante i movimenti, per la gestione dell’aumento delle pressioni intraddominali e per un lavoro di coordinazione tra queste due aree che assicura la continenza durante gli sforzi o gli aumenti di pressione all’interno dell’addome.
Ma quindi possiamo collegare l’incontinenza urinaria da sforzo e il prolasso degli organi pelvici alla scorretta gestione del core e delle pressioni?
Ovviamente non sempre, ma in molti casi alla valutazione del colpo di tosse o alla richiesta dell’attivazione addominale si presenta una spinta verso l’esterno (spanciamento) e una spinta verso il basso al livello del pavimento pelvico che denotano una errata coordinazione tra il sistema addominale e quello pelvico.
In una situazione di fisiologia con l’aumento della pressione intraddominale la pancia dovrebbe rientrare ed il pavimento pelvico contrarsi chiudendosi per evitare perdite o discesa eccessiva degli organi.
La ginnastica Hipopressiva è una tecnica di esercizi fisici sviluppata da Caufriez a partire dagli anni ’80.
Per rispondere alla cattiva gestione delle pressioni intraddominali, Caufriez ha studiato un nuovo approccio che potesse ridurre la pressione all’interno della cavità addominale durante l’esecuzione degli esercizi. Da qui nasce il concetto di “ipo-pressione”, ovvero una riduzione della pressione interna dell’addome e del torace tramite una serie di esercizi posturali e respiratori specifici. La ginnastica ipopressiva si basa su esercizi che prevedono una combinazione di postura, respirazione diaframmatica e contrazione muscolare.
Ha dimostrato di avere effetti positivi sul pavimento pelvico, tuttavia, la letteratura in materia presenta risultati misti, ed i benefici possono variare a seconda del tipo di disfunzione trattata e della popolazione studiata.
Quali sono questi benefici?
- Effetti sull’incontinenza urinaria da sforzo: Giménez et al. (2017), nello studio pubblicato su Neurourology and Urodynamics, hanno valutato l’efficacia di un programma di esercizi ipopressivi su un gruppo di donne affette da incontinenza urinaria da sforzo. I risultati hanno mostrato una riduzione significativa dei sintomi dell’incontinenza dopo 8 settimane di pratica ipopressiva, suggerendo che gli esercizi ipopressivi possono essere una valida alternativa agli esercizi di Kegel per il rafforzamento del pavimento pelvico.
- Miglioramento del tono muscolare del pavimento pelvico: Resende et al. (2012) hanno condotto uno studio per valutare gli effetti della ginnastica ipopressiva su donne con disfunzioni del pavimento pelvico. Hanno osservato un miglioramento significativo nel tono muscolare del pavimento pelvico dopo un programma di allenamento ipopressivo di diverse settimane. Questo studio ha confermato che la ginnastica ipopressiva può essere efficace per rafforzare il pavimento pelvico e ridurre i sintomi legati alle disfunzioni pelviche.
- Prolasso degli organi pelvici: Herrero et al. (2016) hanno studiato gli effetti della ginnastica ipopressiva su donne con prolasso degli organi pelvici, rilevando miglioramenti significativi nella qualità della vita e nella percezione del prolasso, specialmente per i prolassi di grado lieve o moderato. Sebbene non sia stata osservata una completa remissione del prolasso, le donne che hanno seguito un programma ipopressivo hanno riportato un miglioramento dei sintomi.
- Effetti post-partum: Pereira et al. (2013) hanno esaminato l’efficacia degli esercizi ipopressivi in donne nel periodo post-partum. I risultati hanno mostrato che le partecipanti che hanno seguito un programma di ginnastica ipopressiva hanno recuperato più rapidamente la funzionalità del pavimento pelvico rispetto a quelle che non hanno eseguito esercizi specifici, riducendo i sintomi di incontinenza urinaria e migliorando la forza muscolare.
Alcuni studi hanno cercato di confrontare l’efficacia della ginnastica ipopressiva con gli esercizi di Kegel, tradizionalmente utilizzati per la riabilitazione del pavimento pelvico ma ormai superati nella pratica clinica che ora si compone di esercizio terapeutico, esercizio funzionale e terapia manuale e strumentale.
Caufriez et al. (2015) hanno confrontato l’efficacia degli esercizi ipopressivi con i classici esercizi di Kegel in un campione di donne con disfunzioni pelviche. Hanno osservato che, sebbene gli esercizi di Kegel siano efficaci nel rafforzamento muscolare, la ginnastica ipopressiva offre un approccio più olistico, migliorando anche la postura e riducendo la pressione intra-addominale, il che la rende una buona opzione per chi ha controindicazioni per l’uso di tecniche basate sull’aumento della pressione.
Alcune revisioni sistematiche, come quella di Milla-Tobarra et al. (2018), sottolineano che la maggior parte degli studi sulla ginnastica ipopressiva presenta limitazioni metodologiche, come piccoli campioni di popolazione e mancanza di gruppi di controllo a lungo termine.
In realtà l’attivazione del pavimento pelvico che si ottiene durante gli esercizi di ginnastica ipopressiva non è maggiore all’attivazione che si verifica durante la contrazione volontaria del pavimento pelvico e non è sufficiente ad indurre un aumento di forza se non inserito all’interno di una rieducazione del pavimento pelvico, di cui può diventare invece una parte importante in alcune situazioni. Come riportato in diversi studi più recenti. Deve essere integrata all’interno di un programma riabilitativo come tecnica di rieducazione della sinergia addomino-pelvica ma se praticata esclusivamente come ginnastica non è sufficiente a trattare le disfunzioni del pavimento pelvico.
La ginnastica ipopressiva non può sostituire la riabilitazione del pavimento pelvico ma è utile inserita in un percorso di Rieducazione del Pavimento Pelvico.